ARTE.go | Antonio Signorini
Passato, presente e futuro sono strettamente connessi in questa collezione di sette sculture in speciale lega di bronzo, patina nera su marmo iraniano, ispirate ai graffiti preistorici delle grotte del nord Africa, dell’Arabia Saudita e della Mesopotamia, in una sorta di “traduzione artistica” di quello che sono oggi gli esseri umani per lo scultore Antonio Signorini.
“Queste sculture vengono da lontano e vanno lontano – così Signorini commenta le opere – Danno forma e volume alle prime immagini che gli uomini hanno disegnato sulle pareti delle caverne e al sogno di tutti gli uomini nel loro viaggio di ricerca e d’invenzione. Costituiscono uno specchio per gesti di ieri, di oggi e di domani: accogliere, costruire, pregare, pensare, ricordare, sostenere, coltivare. I gesti dell’humanitas. La lancia che accompagna i gesti è penna, bandiera, sostegno, indice, slancio. Contribuisce alla poesia dell’opera. Queste opere si situano al centro di un’onda di sensazioni, d’impressioni, di suoni e raccolgono gli echi della nostra comune civiltà per rilanciarli affinché il viaggio prosegua”.
La figura del guerriero non è da intendersi solo come quella del combattente. Il guerriero è guardiano di valori e di ideali che appartengono all’umanità tutta. Nell’opera di Signorini, il guerriero, nelle sue fattezze astratte evoca antiche immagini quasi archetipiche e vuole essere metafora dell’uomo contemporaneo, in un simbolico ponte dal marcato sapore antropologico tra epoche tra loro distanti. Siamo guerrieri quando ci avventuriamo in qualche cosa di sconosciuto oggi come 10:000 anni fa. I guerrieri corrono, si muovono, ricercano, sono in azione e si domandano: cosa sarà domani? Oggi come allora.
I guardiani rappresentano e si ergono a difesa del Patrimonio comune di tutta l’umanità, ne sono i protettori e i custodi.