ITALIAN
La scultura "Luce" è posizionata di fronte all’Ufficio dell’Anagrafe nel Cortile Nuovo di Palazzo Vecchio, uno spazio progettato da Giorgio Vasari e realizzato da Bartolomeo Ammannati e Bernardo Buontalenti. Quest'opera, creata da Antonio Signorini, artista di fama internazionale, è realizzata in bronzo con una patina d’oro che cattura e riflette la luce in modi sorprendenti.
"Luce" è un omaggio all’infanzia e alla luce come simboli universali, capaci di attraversare culture, epoche e significati. Signorini esplora il concetto di "luce invisibile", una luce che non si percepisce solo con gli occhi, ma che si avverte attraverso l’ascolto e l’intuizione. È la luce che illumina le nostre menti quando comprendiamo qualcosa di profondo, un bagliore interiore che guida i nostri passi, anche nelle situazioni più oscure. La scultura rappresenta questa luce intangibile e potente, in grado di risvegliare la magia nascosta in ognuno di noi. La luce delle stelle che guida l’uomo nella navigazione, la luce che accompagna la nascita e il "venire alla luce", la luce dell’ultimo viaggio che segna il passaggio dalla vita, la luce dello spirito che illumina l'anima e l’intelletto, e la luce negli occhi, capace di attrarre e incantare. "Luce" non è soltanto una rappresentazione della luce fisica, ma una riflessione sulla luce interiore che ci guida. Il fatto che la scultura sia priva di occhi è un invito a proiettare la propria interpretazione sull'opera, scoprendo la propria luce personale. Signorini invita lo spettatore a esplorare e immaginare, riflettendo sul potere della luce nel suo continuo mutare. L’opera cambia per ogni osservatore, regalando un'esperienza unica e mutevole. Quindi, "Luce" è un'opera in costante evoluzione. Ogni riflesso, ogni angolo da cui la si osserva, modifica la percezione della scultura. Non è un'opera statica, ma proiettata verso l’ignoto, sfidando le leggi del tempo e dello spazio. Con il suo stile distintivo, Antonio Signorini ci ricorda che né la luce né il tempo possono essere realmente dominati, ma solo vissuti e osservati con meraviglia.
ENGLISH
The "Luce" sculpture is positioned in front of the Registry Office in the Cortile Nuovo of Palazzo Vecchio, a space designed by Giorgio Vasari and realized by Bartolomeo Ammannati and Bernardo Buontalenti. This work, created by Antonio Signorini, an internationally renowned artist, is made of bronze with a gold patina that captures and reflects light in surprising ways. "Luce" is a tribute to childhood and light as universal symbols, capable of crossing cultures, eras, and meanings. Signorini explores the concept of "invisible light," a light that is not perceived only with the eyes, but is felt through listening and intuition. It is the light that illuminates our minds when we understand something profound, an inner glow that guides our steps, even in the darkest situations. The sculpture represents this intangible and powerful light, capable of awakening the hidden magic in each of us. The light of the stars that guides mankind in navigation, the light that accompanies birth and the "coming into the light," the light of the final journey marking the passage from life, the light of the spirit that illuminates the soul and intellect, and the light in the eyes, capable of attracting and enchanting. "Luce" is not only a representation of physical light, but a reflection on the inner light that guides us. The fact that the sculpture lacks eyes is an invitation to project one’s own interpretation onto the work, discovering one’s own personal light. Signorini invites the viewer to explore and imagine, reflecting on the power of light in its constant transformation. The work changes for each observer, offering a unique and ever-changing experience. Thus, "Luce" is a work in constant evolution. Every reflection, every angle from which it is observed, alters the perception of the sculpture. It is not a static work, but one projected toward the unknown, defying the laws of time and space. With his distinctive style, Antonio Signorini reminds us that neither light nor time can truly be mastered, but only experienced and observed with wonder.
Antonio Signorini (Pisa, 1971)
Bronzo, patina d’oro, 2023
Palazzo Vecchio, Firenze